Con la pandemia abbiamo assistito ad un'accelerazione nell'utilizzo degli strumenti tecnologici, che ha riguardato anche le modalità di contatto con gli uffici pubblici e la Pubblica Amministrazione.
Questo fenomeno porta con sé molti vantaggi, perché il mondo virtuale semplifica la burocrazia, riduce i tempi e soprattutto offre la comodità di poter richiedere un servizio comodamente da casa o dall'ufficio. È un risparmio di tempo notevole.
Allo stesso tempo però l'adozione della tecnologia ha degli svantaggi, non tutti si trovano a proprio agio con l'utilizzo dei sistemi informatici: le persone anziane ad esempio sono tagliate fuori dal mondo virtuale, che non sono abituate a questi sistemi avanzati e spesso hanno difficoltà nell'utilizzare i servizi online.
Tutto ciò è evidente nel caso dello SPID, l'identità digitale Online diventata obbligatoria per l'utilizzo di numerosi servizi: per l'accesso a tutte le piattaforme della Pubblica Amministrazione (es. Inps e Agenzia delle Entrate), la consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, la richiesta dei Bonus statali e molto altro.
Da ormai più di un annolo SPID si è sostituito definitivamente al PIN come credenziale di accesso ai Servizi Online della PA, e questo ha costituito un ostacolo per l'utilizzo di questi servizi sia da parte delle persone meno avvezze alla tecnologia sia dai soggetti non autosufficienti, che necessitano quindi di un aiuto esterno.
Per ovviare alle difficoltà di queste categorie di persone, il Governo con il Decreto Semplificazioni (D.L. n. 76/2020) ha introdotto la possibilità di delega allo SPID: in sostanza ha dato la possibilità ai cittadini che non riescono ad accedere autonomamente ai servizi web di delegare una persona di fiducia perché effettui le operazioni online al suo posto. Così tutori, curatori, amministratori di sostegno e coloro che esercitano la potestà genitoriale possono far valere i diritti dei minori e dei soggetti che rappresentano.
Entriamo più nel dettaglio di questa novità: in quali casi e come è possibile richiedere la delega? Lo vediamo nelle prossime righe.
Indice dei contenuti
Come funziona la Delega allo SPID
Con il Decreto Semplificazioni sono state stabilite delle condizioni precise da rispettare affinché la delega possa essere valida.
Innanzitutto, va detto che ogni persona può designare un solo delegato e ciascun delegato può essere designato tale da non oltre tre persone. Questo limite delle tre deleghe non si applica a tutori, curatori e amministratori di sostegno.
In secondo luogo, il delegante ha diritto, nel momento in cui attribuisce la delega, a definirne il termine di validità. Se non c'è una data di fine, la delega è da considerarsi attiva a tempo indeterminato. Tuttavia, il delegante ha sempre la facoltà di revocare la delega in qualsiasi momento (anche con la propria identità digitale), fatta eccezione per i soggetti sotto tutela, curatela, amministrazione di sostegno.
Dopo le operazioni di registrazione, la delega potrà considerarsi attiva.
Come attivare la Delega SPID Online
Per quanto riguarda la delega SPID, da ottobre 2021 c'è una novità importante: gli utenti possono registrare o revocare la delega a una persona di fiducia direttamente Online, come comunicato dall'Inps nel messaggio n. 3305 del 1° Ottobre 2021.
Al fine di effettuare la delega online è necessario che il delegante abbia già lo SPID o credenziali alternative al PIN, che gli permettano poi di scegliere di delegare un'altra persona.
Ecco i passaggi per effettuare la delega:
- Accedi all’area riservata MyINPS, nella sezione “Deleghe identità digitali” tramite SPID (oppure CIE o CNS)
- Inserisci i dati del soggetto delegato: codice fiscale, nome, cognome, data di nascita
- Scegli il periodo di validità della delega
- Spunta la casella con cui si dichiara la consapevolezza all’esercizio della delega da parte del soggetto scelto e salva cliccando sull'apposito pulsante “Salva”.
Dopodiché, la delega per il soggetto prescelto è attiva.