La sperimentazione dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) parte a dicembre in 27 Comuni Italiani e coinvolge anche grandi città come Roma, Milano e Torino.
La sperimentazione prevederà una prima fase in cui saranno coinvolti i comuni più piccoli (sotto i 100 mila abitanti) per coinvolgere successivamente anche le maggiori città
Entro il 2016 l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente dovrebbe superare la fase di sperimentazione e prendere il posto delle oltre 8.000 anagrafi dei comuni italiani.
ANPR diventerà un'enorme banca data che includerà oltre ai dati anagrafici, l'archivio nazionale informatizzato dei registri di Stato civile e i dati delle liste di leva.
Grazie alla comunicazione con l'Anagrafe Nazionale degli Assistiti permetterà allo Stato di ottimizzare e rendere più efficienti i servizi sanitari.
Inoltre l'Anagrafe nazionale garantirà ai Comuni un sistema di controllo, gestione e interscambio di dati.
Che cosa cambia per i cittadini?
Maggiore efficienza nella PA significherà tempi brevi e maggiore facilità nell'ottenimento di alcune tipologie di documenti, ad esempio i cittadini non dovranno più tornare nella città di residenza per richiedere un certificato anagrafico o un cambio di residenza.
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